La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia europea per abuso dei contratti a termine e la mancata progressione di carriera. Infatti la direttiva UE 70/99 prevede due principi: dopo 36 mesi di servizio, il lavoratore dovrebbe essere stabilizzato, e ogni stato membro deve adottare misure per prevenire l’abuso dei contratti a termine, questa la ragione per cui, per non aver rispettato questi
principi, dal 2019 l’Italia è sotto procedura di infrazione. Per tentare di archiviare questa procedura il governo Meloni a inizio settembre ha inserito nel decreto «Salva-infrazioni» ( D.L. 131 pubblicato in GU ed in vigore dal 17/9/2024) un indennizzo da 4 a 24 mesi a favore dei precari storici della pubblica amministrazione, bisogna vedere adesso se questo tardivo provvedimento, che sicuramente non risolve il problema, basterà per arginare le sanzioni giornaliere della Corte europea. Continua a leggere il documento:
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